Il Feng Shui è una disciplina millenaria che si applica tanto all’architettura residenziale quanto a quella aziendale. Progettare un ambiente che si ispira alle leggi della natura, armonizzando gli spazi secondo i principi del Qi, il “respiro cosmico” che plasma e permea tutto, si rivela fondamentale sia per il benessere personale che per il successo professionale. Il caso di Olivetti a Ivrea rappresenta un esempio pionieristico di come l’architettura aziendale possa essere progettata tenendo in considerazione questi principi.
Il sito ideale secondo il Feng Shui
Nel Feng Shui, il concetto di sito ideale rappresenta la base per creare spazi in equilibrio con il territorio e le sue energie naturali. Questo concetto è legato alla presenza di quattro figure archetipiche, conosciute come i quattro animali sacri: la Tartaruga Nera, il Drago Verde, la Tigre Bianca e la Fenice Rossa.
Ognuno di questi animali mitologici ha una funzione specifica:
La Tartaruga Nera, situata nella parte posteriore del sito, rappresenta protezione e stabilità. Una montagna, collina o struttura solida funge da scudo contro le energie avverse, garantendo sicurezza. Questo elemento è fondamentale per creare continuità e solidità, conferendo il supporto necessario affinché una struttura possa prosperare.
Il Drago Verde si posiziona a sinistra del sito e simboleggia crescita ed espansione. Questo archetipo rappresenta l’energia maschile, attiva e dinamica. Nella pratica, il Drago Verde si manifesta attraverso vegetazione o elementi naturali, stimolando la vitalità del luogo. Favorisce nuove opportunità e successo potenziale, specialmente in contesti aziendali.
La Tigre Bianca, che simboleggia l’energia femminile Yin, evoca forza silenziosa e saggezza. A differenza del Drago Verde, rappresenta un’energia morbida e accogliente. Per bilanciare le due energie, il lato destro del sito dovrebbe essere protetto da una struttura più bassa o tondeggiante. Questo equilibrio tra Yin e Yang è cruciale per la stabilità emotiva e il benessere di un’impresa.
La Fenice Rossa, posizionata di fronte alla Tartaruga Nera, incarna il futuro e la prosperità. Rappresenta uno spazio aperto che consente al Qi di fluire liberamente, favorendo nuove opportunità. È importante che il fronte dell’edificio sia libero e ben visibile, garantendo che l’energia possa fluire verso il successo e la fama.
La fabbrica Olivetti: un’architettura in armonia con il Feng Shui
La fabbrica Olivetti a Ivrea, fondata da Camillo e portata ai massimi splendori da Adriano Olivetti nella seconda metà del secolo scorso, è un caso emblematico di architettura aziendale che, in modo implicito, riflette i principi del Feng Shui. Pur non avendo prove concrete che Olivetti seguisse intenzionalmente questi concetti, la configurazione territoriale della sede aziendale rivela sorprendenti analogie con il sito ideale.
La direttrice lungo la quale si susseguirono nel tempo tutti gli edifici, parte dal Monte Bombarone che rappresenta simbolicamente la Tartaruga Nera e funge da protezione naturale. Come tale, offre non solo un riparo fisico, ma anche un senso di stabilità e solidità per l’intera azienda. A sud, la pianura aperta incarnava l’energia della Fenice Rossa, regalando un’area di crescita e visione futura. A est, la Serra Morenica richiama l’energia del Drago Verde, mentre a ovest la Bella Dormiente assunse il ruolo di Tigre Bianca. Il risultato di questo assetto si riconosce nel bilanciamento dell’energia maschile del Drago con la forza femminile e accogliente.
Durante la visita a questo straordinario museo dell’architettura a cielo aperto, ho avuto il piacere di ascoltare Matteo Olivetti, pronipote di Adriano, che ha condiviso generosamente aneddoti preziosi sulla storia familiare. Mi ha colpito in particolare come, pur non essendo sempre di pubblico dominio, il contributo delle donne nella famiglia Olivetti fosse profondamente valorizzato. Un esempio che mi ha fatto sorridere di compiacimento è stato un racconto che ha per protagonista Camillo Olivetti e Luisa Revel: in occasione della produzione della millesima macchina da scrivere, egli regalò alla moglie una spilla d’oro, celebrando l’evento con una cerimonia pubblica.
Questo aneddoto di intima attenzione per i dettagli personali si collega sorprendentemente con l’interesse di Adriano Olivetti per la filosofia orientale, in particolare per l’I Ching e il Taoismo che si fonda sull’equilibrio delle due energie universali che tutto generano. Il femminile e il maschile, infatti, originano il Tao, perfettamente illustrato nel noto simbolo contenente le due gocce, nera e bianca, ognuna delle quali racchiude al suo interno l’essenza della forza complementare.
Sebbene la formazione di Adriano Olivetti fosse influenzata da modelli industriali occidentali come il Fordismo, è evidente che il design del Quartiere Generale Olivetti rispecchi intuitivamente i principi del Feng Shui. Questa contaminazione culturale ha dato vita a un’azienda che non solo ha prosperato economicamente, ma che ha anche creato un ambiente di lavoro improntato al benessere e alla cooperazione. La Olivetti, infatti, è nota per essere stata un’azienda dove il contributo di ogni individuo, uomo o donna, era essenziale per il successo collettivo.
Feng Shui e architettura moderna: l’eredità di Olivetti
Adriano Olivetti, nel suo tentativo di conciliare produttività e benessere, si avvalse della collaborazione di architetti avanguardisti come Le Corbusier, Gino Valle, Kenzo Tange, Gabetti e Isola, Figini e Pollini, tutti pionieri dell’integrazione di valori umani e sociali nell’architettura. La filosofia olivettiana, radicata nel concetto di “alveare” in cui ogni persona contribuisce al bene comune, riecheggia il concetto di interconnessione tipico del Feng Shui.
Pur non avendo prove che gli architetti coinvolti fossero formati nella disciplina cinese che ispirò anche la costruzione dell’antica Città Proibita, è evidente che l’architettura di Olivetti ha beneficiato di una sensibilità unica verso l’ambiente circostante. Possiamo dire che l’approccio rifletta i principi della Scuola della Forma del Feng Shui, la più antica e influente. Il suo principio fondante consiste nell’idea che ogni forma influisce sulla prosperità e sul benessere delle persone che vi si relazionano.
Le scelte architettoniche di Adriano Olivetti ci insegnano che il successo aziendale non dipende solo dall’efficienza economica e che sia fondamentale la creazione di spazi che stimolano la creatività, il benessere e la coesione sociale. I principi del Feng Shui, seppur applicati implicitamente, hanno giocato un ruolo cruciale nel creare un ambiente che promuoveva sia la produttività che l’equilibrio personale. Ti invito a riflettere su come questi principi potrebbero essere applicati oggi, nella progettazione di spazi aziendali moderni.
Come studiosa e docente di Feng Shui classico tradizionale cinese, credo fermamente che il senno di poi possa essere trasformato in azioni concrete. So che posso creare spazi di benessere, sia in ambito domestico che aziendale. Oggi più che mai, la ricchezza economica e il successo devono andare di pari passo con il sentirsi nel posto giusto al momento giusto, facendo ciò che è giusto.
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